Buone notizie per i contribuenti che si sono avvalsi nel 2010 del servizio di Conciliazione, la mediazione svolta da un terzo imparziale per la risoluzione di una controversia civile o commerciale. L'Assonime - Associazione fra le società italiane per azioni - conferma che questi potranno, infatti, beneficiare di un credito di imposta fino a 500 euro, se la mediazione si è chiusa favorevolmente, o fino a 250 euro, qualora il tentativo di conciliazione si sia invece risolto negativamente. Ricordiamo che la mediazione, per alcune materie, è diventata obbligatoria dal 21 marzo scorso.
A partire da quest'anno, perciò, il Ministero di Giustizia è tenuto a comunicare ai contribuenti, entro e non oltre il 30 maggio, l'esatto importo del credito d'imposta spettante. Tale cifra può essere utilizzata in compensazione tramite modello F24 oppure, se non si è titolari di redditi di impresa o di lavoro autonomo, in diminuzione delle imposte sui redditi. I contribuenti dovranno quindi indicare l'importo del "bonus conciliazione" nella colonna 1 del quadro G, sezione VI, rigo G8, sulla base dell'ammontare del credito comunicato dal ministero.
I termini di scadenza per la presentazione del modello 730 sono ormai vicini: 2 maggio per chi lo presenta ai sostituti d'imposta, che prestano assistenza fiscale, o 31 maggio per chi si avvale dei Caf o dei professionisti abilitati.
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